E’ la Vis Nova Roma di Stefano D’Annibale la regina della categoria Under 15 d’Eccellenza. La formazione capitolina fa valere la granitica solidità del suo impianto difensivo anche nella finalissima contro la Reyer Venezia, conquistando la sesta vittoria consecutiva nelle sei gare della kèrmesse di Bormio e salendo sul trono tricolore per la prima volta nella storia del club sorto all’ombra del Collegio Santa Maria. Grande soddisfazione per la società del presidente Reali, che porta nel Lazio il secondo “scudettino” giovanile stagionale dopo il successo di Palestrina a livello Under 21; per il gruppo 1995 del club giallonero si tratta del coronamento di un ciclo triennale pressoché perfetto (una sola sconfitta – contro Latina – dal 2008 ad oggi vincendo anche gli scudetti del “Join The Game” a Jesolo) che regala una gioia indimenticabile ad un club dilettantistico dalle grandi tradizioni (alma mater giovanile tra gli altri di Fulvio Polesello – campione d’Italia e d’Europa con il Bancoroma – e di Aldo Corno, storico Ct dell’Italbasket femminile e pluricampione d’Italia alla guida della Comense). Alla Reyer Venezia non basta il moto perpetuo dei suoi esterni per limitare la superiorità fisica della Vis Nova: nonostante i 27 rimbalzi d’attacco che garantiscono un numero “sconfinato” di possessi e tiri dal campo, gli orogranata di coach Toffanin incappano in una serata davvero negativa al tiro (eloquente l’1/29 da 3 più 18/63 da 2 convertendo ben pochi degli extra-possessi guadagnati). Decisivo per il team romano l’impatto interno di Andrea Martino, MVP della finale con un bottino offensivo decisamente ampio e “variegato” (10/18 al tiro, 4/6 ai liberi e 8 rimbalzi); fondamentale anche l’impatto dalla panchina del razzente De Santis (5/9 da 2, 4/4 ai liberi in 29’) che con le sue “ripartenze” fa saltare il pressing veneto nella quarta frazione.
In avvio le torri capitoline fanno valere stazza e dinamismo sotto i tabelloni, con le iniziative di Massa (7 punti nel primo quarto) che favoriscono il primo allungo giallonero (14-7 al 7’). La difesa aggressiva della Reyer comincia a lasciare il segno “sporcando” la qualità della manovra romana (14 perse al 20’), ma gli orogranata – penalizzati dai 2 falli rapidi di Akele – sparano ripetutamente a salve dal perimetro (0/13 da 3 al 20’) e convertono solo in parte i molti secondi tiri “raccattati” sotto il tabellone avversario (5/18 da 2 al 10’). Il pressing a tutto campo della Reyer produce però una fiammata importante in avvio della seconda frazione: le iniziative del frizzante Rossato (alla fine però 5/12 dal campo) firmano il primo vantaggio veneto (20-23 al 14’). Già nel finale del secondo quarto coach D’Annibale propone la zona 1-3-1 per cambiare ritmo difensivo alla gara: la mossa paga dividendi elevatissimi, visto che l’Umana spara ripetutamente a salve dall’arco (0/13 da 3 al 20’), mentre le iniziative interne di Martino (13 punti già a metà gara) danno la carica alla Vis Nova per il 29-29 del 20’. Nel secondo tempo il team di D’Annibale riparte forte sull’asse Massa-Martino (35-29 al 23’); Venezia allunga nuovamente la difesa con le iniziative di Colonna e Marcon che firmano la nuova parità a quota 37 con la guardia veneta che rompe il digiuno perimetrale dopo 15 errori consecutivi dall’arco. Ma i gialloneri trovano il guizzo vincente quando coach D’Annibale abbassa il quintetto schierando 3 piccoli per alzare il ritmo e saltare il pressing della Reyer: l’arma in più è il frizzante De Santis (12 punti nella ripresa), che insieme ad un tonico Carida siglano il decisivo parziale di 16-3 in 7’ con una lunga serie di “ripartenze” dal cuore della zona 1-3-1 a firmare il 53-40 del 33’. L’Umana ci prova ancora con qualche guizzo di Rossato, ma litiga costantemente col ferro sia da sotto che da fuori e il 2+1 di Martino suggella il definitivo 59-46 del 37’. Poi la grande festa in campo ed in tribuna (foltissimo il pubblico assiepato sulle tribune del Pentagono) con il clan romano a celebrare lo scudettino che chiude l’elenco delle finali giovanili 2010. Nella finalina che ha inaugurato il programma della giornata conclusiva della manifestazione di Bormio i Crabs Rimini – sorretti dal tentacolare Janelidze, che ha chiuso con 28 rimbalzi di cui 14 rimbalzi – hanno conquistato il terzo posto regolando in volata l’Aurora Desio (decisivo un libero a 31” dal termine di Malagutti).
Nella lunga cerimonia di premiazione il presidente federale Dino Meneghin ed il team manager azzurro Riccardo Pittis hanno supportato il comitato d’onore guidato dal presidente del Settore Giovanile, Minibasket e Scuola Eugenio Crotti (a fare gli onori di casa presente anche il presidente del CRL Enrico Ragnolini). Oltre alla sfilata sul palco delle autorità delle quattro protagoniste delle finalissime sono stati premiati anche gli elementi votati da una giuria di tecnici nel miglior quintetto delle finali di Bormio. Questo lo “starting five” ideale del torneo e il tabellino della “finalina”:
Playmaker Marco Reali (Vis Nova Roma), guardia Riccardo Rossato (Reyer Venezia), ali Nicola Akele (Reyer Venezia) e Andrea Martino (Vis Nova Roma), pivot Giga Janelidze (Crabs Rimini).
Finale 1°-2° posto
Vis Nova Roma-Reyer Venezia 65-50 (16-11; 29-29; 45-40)
Vis Nova: Carida 8, Massa 11, Faltelli ne, Pizzardi ne, Bencini 2, Zingaro ne, Reali 5, Sanges 3, Marocchi, De Santis 14, Magara ne, Martino 24. All. D’Annibale
Venezia: Mihalich 7, Zennaro 1, Terzi 4, Paolin, Mazzarolo, Rossato 10, Colonna 11, Marcon 11, Favaro, Melli 1, Akele 1, Bertolo 5. All. Toffanin
Finale 3°-4° posto
Crabs Rimini-Rimadesio 53-52 (20-9; 34-31; 49-43)
Rimini: Stabile 2, Malagutti 12, Acciarini 1, Piastrellini 1, Carli 4, Tolomelli, Janelidze 23, Otuedon, Aglio 6, Berardi 2, Civettini 2, Lunedei. All. Ambrassa
Desio: Villa N.9, Carcereri, Tornari, Villa L.6, Lanzani, Meda 10, Ambrosetti, Colombo 5, Bonvino, Meroni 7, Zini 6, Verlato 9. All. Rocco